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ChatGPT salva la vita a una donna incinta e al suo bambino: “Se fossi andata a dormire, non ti saresti più svegliata”

Charlotte, North Carolina – Una semplice conversazione con un’intelligenza artificiale si è trasformata in un salvataggio in extremis per Natallia Tarrien, una fotografa di 28 anni all’ottavo mese di gravidanza. Dopo aver chiesto a ChatGPT il motivo di una strana rigidità alla mandibola, il chatbot ha suggerito di controllare la pressione sanguigna.

Il risultato? Pressione pericolosamente alta. ChatGPT ha insistito affinché Natallia chiamasse un’ambulanza. Durante il tragitto verso l’ospedale, la sua pressione è salita a 200/146. I medici hanno subito diagnosticato una preeclampsia, una complicanza potenzialmente fatale in gravidanza, decidendo di procedere con un parto d’urgenza.

chatgpt salva la vita a una donna incinta

Nei giorni successivi, la condizione di Natallia è rimasta instabile a causa della pressione elevata. “Ho persino perso la vista per un momento”, ha raccontato. “Ancora oggi mi vengono i brividi a pensarci. Non riuscivo a vedere chiaramente il volto del mio bambino.”

Un medico le ha detto: “Se fossi andata a dormire quella notte, non ti saresti più svegliata.”

La giovane madre ha poi condiviso la sua esperienza su Instagram, scrivendo: “Grazie, ChatGPT. Hai salvato due vite.” Il suo video ha fatto il giro del mondo, superando le 34 milioni di visualizzazioni.

Non è un caso isolato. All’inizio dell’anno, un utente di Reddit ha raccontato di aver sperimentato una stanchezza anomala dopo un leggero esercizio fisico. Dopo aver consultato ChatGPT, il chatbot ha ipotizzato la presenza di rabdomiolisi, una condizione grave legata alla rottura del tessuto muscolare. Anche in quel caso, la diagnosi è stata confermata dai medici.

Questi episodi dimostrano il potenziale dell’intelligenza artificiale come strumento di supporto nella gestione delle emergenze sanitarie, se usata in modo consapevole.

Giovanni Maggio
Giovanni Maggio