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Occhiali alimentati dall’AI progettati per aiutare le persone con disabilità visive

Progettato per disabilità visive

Daniel Kim e Arjun Oberoi, due studenti dell’ultimo anno presso l’Università di Stanford, hanno creato un dispositivo prototipo chiamato Argus. L’obiettivo principale è creare occhiali AI per aiutare le persone con disabilità, offrendo un metodo rivoluzionario per percepire l’ambiente circostante.
L’idea è nata osservando i propri nonni lottare con gravi problemi visivi e dalla volontà di trovare una soluzione concreta.

Come funziona

Il dispositivo utilizza una tecnologia innovativa chiamata Wi-R, che trasmette dati attraverso la pelle umana. Questo sistema consente agli utenti di ricevere risposte immediate sull’ambiente circostante tramite un altoparlante integrato nella montatura degli occhiali.

Argus combina un modulo computer e una fotocamera, che lavorano insieme grazie a comandi vocali. La fotocamera, alimentata tramite il corpo umano, è super leggera ed ergonomica, garantendo un’autonomia per l’intera giornata e rendendo il dispositivo facile e comodo da usare.

Grazie alla tecnologia Wi-R, il dispositivo è 100 volte più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alle reti Wi-Fi tradizionali. Questo consente una trasmissione rapida e sicura di dati tra il modulo computer e la fotocamera, eliminando la necessità di connessioni esterne.

L’AI integrata è in grado di rispondere a domande sull’ambiente circostante, leggere testi, riconoscere volti e fornire risposte dettagliate, ad esempio su farmaci o altri oggetti che l’utente non può identificare visivamente.

Un trionfo globale

Kim e Oberoi hanno già vinto il titolo nazionale statunitense durante una competizione al MIT di Boston, dove il loro prototipo ha superato altri dieci finalisti scelti tra oltre 15.000 candidati. La giuria includeva esperti di livello mondiale, tra cui Emily Calandrelli, star scientifica di Netflix e laureata al MIT.

Ora, i due studenti si preparano per rappresentare gli Stati Uniti nelle finali globali a Tokyo. Il loro obiettivo è conquistare il titolo mondiale e ottenere un’esperienza immersiva di tre settimane nella Silicon Valley, dove collaboreranno con venture capitalist e mentori per trasformare Argus in un prodotto commerciale.

Il futuro di Argus

Kim e Oberoi puntano a rendere il dispositivo dieci volte più economico rispetto agli attuali occhiali intelligenti, con un design più leggero e un costo accessibile per il pubblico.

“Entrambi abbiamo persone care che potrebbero trarre grande beneficio da questo dispositivo,” ha detto Oberoi. “Vincere questa competizione ci offre l’opportunità di connetterci con esperti e affrontare problemi reali.”

Argus è un progetto sviluppato in due anni di lavoro e rappresenta una classe a parte nel panorama tecnologico. Se i due studenti vinceranno a Tokyo, saranno un passo più vicini a rendere la loro visione una realtà e a migliorare la vita di milioni di persone con disabilità visive.

Questo articolo è basato su un pezzo originale pubblicato su The Sun.

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Giovanni M.
Giovanni M.
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