Sapevi che Microsoft Office 2024 ha una funzione chiamata Connected Experiences che analizzerebbe i contenuti creati dagli utenti? Secondo una recente segnalazione di @nixCraft, autore di Cyberciti.biz, questa funzione raccoglierebbe automaticamente dati da file Word ed Excel per addestrare i modelli di intelligenza artificiale di Microsoft. Ecco il colpo di scena: questa funzionalità è attivata per impostazione predefinita!
Microsoft nel mirino per l’uso dei dati degli utenti
Microsoft è recentemente finita al centro di polemiche per l’accusa di utilizzare i documenti creati dagli utenti su Word come materiale per addestrare le proprie intelligenze artificiali (AI). Questa pratica, se confermata, potrebbe avere implicazioni significative per la privacy, la confidenzialità e i diritti d’autore, sollevando dubbi etici e legali.
Una delle questioni centrali riguarda una funzione poco conosciuta chiamata “Esperienze connesse“, che è attivata di default nei programmi Office. Questa funzionalità potrebbe permettere a Microsoft di raccogliere dati dai documenti degli utenti, a meno che questi non scelgano esplicitamente di disattivarla. Disattivare questa opzione richiede però di navigare in menu poco intuitivi, il che rende complicato per molti utenti intervenire.
È importante notare che, per gli utenti aziendali che utilizzano la crittografia avanzata DKE, questa funzione è invece disattivata automaticamente, garantendo un livello maggiore di protezione.

Come disabilitare l’intelligenza artificiale in Word ed Excel? Un percorso tortuoso
Per proteggere la tua privacy, è necessario disattivare manualmente la funzione “Esperienze connesse opzionali“. Ecco come fare:
- Apri un documento in Word o Excel.
- Vai su File > Opzioni.
- Seleziona Centro protezione.
- Clicca su Impostazioni del Centro protezione.
- Vai su Opzioni privacy.
- Disattiva la casella “Attiva esperienze connesse opzionali“.
Sette passaggi per proteggere i tuoi dati! È davvero troppo complicato per una funzionalità attivata senza consenso esplicito.
L’industria tech e l’uso dei dati senza consenso
Nella sua informativa sulla privacy, Microsoft ha dichiarato che utilizza i dati personali degli utenti per sviluppare modelli di AI e per offrire pubblicità mirata. Tuttavia, l’azienda specifica di non includere contenuti sensibili, come email o dati presenti nei profili personali, nel processo di addestramento delle AI. Inoltre, ha assicurato che, nel caso di immagini, vengono rimossi metadati e informazioni identificabili, come volti o dati personali, prima di utilizzarle.
Il problema si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato dall’enorme bisogno di dati da parte delle intelligenze artificiali. Le grandi aziende tecnologiche, come Microsoft e OpenAI, cercano costantemente nuove fonti di informazioni, attingendo a contenuti pubblici disponibili su piattaforme come YouTube, social media o siti open-source.
Tuttavia, questa ricerca di dati ha spesso sollevato controversie, come nel caso dell’uso non autorizzato di codici open-source provenienti da GitHub, che ha portato accuse di violazione delle licenze e dei diritti dei creatori.
La clausola sulla licenza globale di Microsoft
Microsoft include nei suoi Termini di Servizio una clausola che concede alla compagnia una “licenza globale e senza royalty” per utilizzare i tuoi contenuti. Questo solleva serie preoccupazioni etiche.
“Per quanto necessario a fornire i Servizi, proteggerti e migliorare i prodotti Microsoft, concedi a Microsoft una licenza globale e senza royalty per usare i tuoi contenuti.”